Un intreccio di arte e storia, devozione e potere. Questo e molto altro sta dietro agli stemmi che da secoli identificano le autorità ecclesiastiche, che in passato, non lo dimentichiamo, spesso esercitavano anche un potere temporale, una Signorìa territoriale.

Stemmi di Vescovi e Papi che si trovano nelle facciate di molti palazzi, specialmente a Roma, immagini artistiche ma ricche di significati. Espressioni di una disciplina da pochi conosciuta ma tuttora viva e operativa, con continue nuove creazioni e inserimenti dalle culture di ogni angolo del mondo.

L’elegante e illustratissimo libro è stato lo spunto per farci guidare nella affascinante e in parte misteriosa materia dagli Autori, i maggiori esperti del ramo.

Il Cardinale Montezemolo, prima di prendere i voti e assurgere ai vertici della carriera ecclesiastica (è stato tra l’altro il primo Nunzio Apostolico in Israele e artefice della complessa trattativa per il reciproco riconoscimento), ha avuto una brillante vita professionale “civile” quale Architetto, anche nello studio di Pier Luigi Nervi, e docente universitario di Scienza delle costruzioni. Personalità quindi poliedrica, oltre che efficace comunicatore.
Un argomento inconsueto, ricchissimo di temi e curiosità, per aprirsi a nuovi e diversi linguaggi.
Uno stemma deve indicare le caratteristiche della persona, la sua idealità, la sua giurisdizione.

Il Manuale presentato si propone pertanto di aiutare coloro che vogliono costruire uno stemma ecclesiastico a farlo in maniera corretta, oppure a non farlo. È questa la convinzione del card. Andrea Cordero Lanza di Montezemolo, autore insieme a don Antonio Pompili del Manuale di Araldica ecclesiastica nella Chiesa cattolica, pubblicato a fine gennaio dalla Libreria Editrice Vaticana e presentato presso la nostra Sede Sociale L’araldica è un linguaggio che ha le sue regole, la sua sintassi, la sua grammatica, il suo glossario: o si usa bene, oppure è meglio non usarlo!. Questo elegante volume illustrato si caratterizza come un’indagine molto accurata su quella che è allo stesso tempo una scienza e un’arte, che riguarda gli stemmi degli ecclesiastici o di particolari enti ecclesiastici, e per mezzo di elementi simbolici deve presentare in un modo semplice ed immediato le qualità e caratteristiche della persona.

Dopo un capitolo introduttivo sulla storia e le norme che regolano gli usi araldici nella Chiesa, vengono trattati la “grammatica”, la “sintassi” e il “vocabolario” dell’araldica ecclesiastica. Nel capitolo sulla “grammatica” sono presi in esame lo scudo e la sua composizione: All’interno dello scudo appaiono normalmente solo elementi simbolici che sono relativi agli aspetti personali, o familiari, oppure quelli che rappresentano l’idealità, l’ispirazione ed il programma di vita della persona stessa. Tutto intorno allo scudo figurano invece gli elementi acquisiti, ovvero non nativi, i quali indicano la categoria, l’ordine sacro, la dignità, il grado, l’appartenenza a un Ordine o ad un’istituzione religiosa, o talvolta altro. Nel capitolo sulla “sintassi” sono invece offerte indicazioni circa i rapporti tra gli elementi della composizione di uno stemma ecclesiastico. Infine viene preso in considerazione il “vocabolario” proprio dell’araldica, con le principali regole della “blasonatura” (la descrizione verbale di un stemma mediante i lemmi e il fraseggio proprio dell’araldica). Segue un “Glossario” che propone una panoramica vastissima di oltre 1500 termini del linguaggio araldico, e una ricca bibliografia. Vengono inoltre presentati e descritti gli stemmi di vari cardinali, vescovi e patriarchi e, molto approfonditamente, quelli dei Papi Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco. Questo Manuale vuole offrire uno strumento agevole, di facile comprensione per tutti. È un “Abc dell’araldica”, che fornisce linee guida per una giusta selezione degli elementi che indicano dignità e ufficio della persona, e per una loro armonica composizione, evitando “abusi o usi impropri”.