Nel 2005 il Reale Circolo Canottieri Tevere Remo ha aperto le proprie porte ad atleti con disabilità intellettiva aderendo al programma internazionale SPECIAL OLYMPICS.


Il progetto iniziale “GIOCHIAMO A REMARE al Reale Circolo Canottieri Tevere Remo” nasce nel 2005 da una collaborazione con il COES (Centro di Riabilitazione per Persone con Disabilità). Erano inizialmente solo cinque i ragazzi con disagio e venivano accompagnati settimanalmente presso gli impianti sportivi del Circolo all’Acqua Acetosa per essere avviati al canottaggio. Dapprima gli atleti svolgevano allenamenti a terra sui remo-ergometri e poi successivamente, rispettando i diversi tempi di apprendimento di ciascun atleta, in barca sul Tevere. Durante il primo anno si è lavorato sull’autonomia degli atleti nell’intraprendere gli allenamenti facendo acquisire loro sicurezza nell’uso delle attrezzature. Il secondo anno (stagione 2006/2007) ha visto invece la partecipazione degli atleti in gare organizzate dalla Federazione Italiana Canottaggio e da Special Olympics, sia sui vogatori che in barca. In particolare si è iniziato a sperimentare il canottaggio integrato ovvero imbarcazioni composte al 50% da atleti portatori di disabilità e al 50% da atleti senza disabilità (i cosiddetti atleti partner). Attualmente si conta un copioso numerosi di atleti che svolgono costantemente attività di canottaggio e indoor rowing. Propedeuticamente al canottaggio e per diversificare gli impegni, nel corso degli anni sono state inserite ulteriori attività sportive.

I NOSTRI OBIETTIVI

Inclusione sociale: in particolare nel canottaggio, indoor rowing, calcio a 5 e dragon boat le nostre squadre sono integrate, composte da persone con e senza disabilità;


Maggiore autonomia: soprattutto in occasione delle trasferte che vengono effettuate su tutto il territorio nazionale, senza la presenza di figure genitoriali;


Maggiore autostima: attraverso la consapevolezza di riuscire in qualcosa di nuovo e la gratificazione personale nel conquistare medaglie nelle competizioni a cui si partecipa;


Miglioramento psico/motorio: attraverso le attività sportive proposte;

Conoscenza delle regole dello sport: rispetto delle regole delle diverse discipline sportive praticate;


Socializzazione: in occasione degli allenamenti ed in particolare nelle tante trasferte stagionali;


Miglioramento delle capacità di autocontrollo: in particolare durante le situazioni di stress provocate dalla partecipazione a regate, gare, meeting;


Sensibilizzazione: crescita sociale attraverso la conoscenza della disabilità intellettiva come valore, per i Soci del Circolo e di tutti coloro i quali entrano in contatto con i nostri atleti;


Il Circolo come luogo di riferimento: per giovani, studenti, persone con disagio intellettivo e le loro famiglie;

Sportivizzazione della società: lo sport per tutti, per il miglioramento della qualità della vita ed una migliore salute.