Sul finire degli anni settanta, persa la concessione degli impianti sportivi della Camera Deputati, il Circolo, mostrando una straordinaria capacità di risposta alle avversità impreviste ed imprevedibili riuscì ad allestire nell’attigua area golenale, alcuni campi da tennis e un prefabbricato per gli spogliatoi, così da continuare almeno l’attività sportiva complementare al canottaggio.

Qualche anno dopo, il Circolo avviò la costruzione di impianti sportivi di maggior livello, sempre nell’affascinante ansa del Tevere a monte di Ponte Milvio, esposta a Sud e quindi soleggiata per la maggior parte del giorno.

Con interventi successivi gli impianti sportivi dell’Acqua Acetosa furono via via migliorati ed ampliati sino a raggiungere la configurazione attuale. Oggi il complesso conta su una spaziosa e moderna Club house nella quale sono situati la segreteria sportiva, grandi spogliatoi con annesso centro benessere, il bar, il ristorante, il salone di rappresentanza, la sala lettura, la saletta per la televisione, la grande terrazza sul Tevere, la sala biliardo e la sala per il gioco delle carte.

Scendendo le scale, livello terra, si trovano gli spogliatoi per le familiari si Socio, per gli atleti e per gli ospiti, una spaziosa palestra attrezzata con moderni macchinari, ampi spazi riservati sia al relax che agli allenamenti degli allievi delle scuole sportive. La vicinanza di parchi e della pista ciclabile presentano condizioni ideali per la corsa e il jogging.

L’impianto è completato da una piscina da 25 metri, omologata a norma FIN, (chiusa con vetrate amovibili così da poterla utilizzare tutto l’anno), da 4 campi da tennis, da un campo di calcio a cinque e da un campo di paddle.

Integra e potenzia i servizi sportivi per i Soci un’altra coppia di grandi galleggianti con due pontoni per l’imbarco e, come appendice, un altro piccolo galleggiante adibito a palestra dedicata ai soli atleti del Circolo. Il più antico, (1971) è dedicato al Socio benemerito Tom D’Amelio, che lo costruì, praticamente con le sue mani e il solo aiuto di qualche manovale: ospita il rimessaggio delle barche per la pratica del canottaggio e della canoa.

L’altro è un galleggiante a due piani dalla linea non convenzionale, sicuramente il più bello tra quelli realizzati sul Tevere negli ultimi anni. Al primo livello trova posto una palestra adibita alle attività ginniche a corpo libero, con ampie vetrate sul Fiume, e un altro deposito per le imbarcazioni, mentre al livello superiore sono allocati spogliatoi per gli atleti e un prendisole esposto a Sud.