Relazione di Alberto Negri, giornalista, analista del mondo islamico e corrispondente dal Medio Oriente del “Sole 24 ore”
Interventi di:
Davide Tabarelli, economista del petrolio
Vincenzo Camporini, vice presidente dello IAI (Istituto Affari Internazionali), già Capo di S. M. della Difesa
e dei soci Alessandro Costa, consulente per le imprese nel mondo arabo
e Gian Paolo Toriello, geopolitica dell’energia
E’ previsto il collegamento audio con l’Ambasciatore italiano a Tripoli, Giuseppe Buccino.
Conducono il dibattito i soci Gerardo Pelosi e Salvatore Toriello.

Con il Califfato, il Medio Oriente torna sconcertante protagonista delle tensioni economiche, sociali, culturali, che avranno conseguenze rilevanti anche sugli scenari mondiali.
Riaffiorano i tanti problemi irrisolti da tempo, frutto di soluzioni improvvisate e a breve termine, dettate solo da miopi interessi di controllo territoriale e politico.
In questo quadro l’avanzata apparentemente inarrestabile dell’IS, che superato il terrorismo ha posto le basi per un vero e proprio Stato, lo “Stato Islamico”, condizionerà sicuramente gli equilibri di tutta la regione e, di conseguenza, gli assetti ancora imprevedibili degli altri Stati, vecchi e nuovi.
Quale sarà la sorte di quasi sei milioni di profughi?
Quale sarà il futuro modello di convivenza?
Come sarà possibile tutelare tutte quelle minoranze, islamiche, curde, armene, cristiane, ebree, oggi direttamente minacciate sia dalle vicende belliche, sia da quelle istituzionali, nonostante abbiano convissuto più o meno pacificamente per secoli?
Il petrolio resterà il fattore dominante e fondamentale per l’ economia dell’area mediorientale?
Saranno Turchia e Iran, in prospettiva le uniche potenze egemoni del Medio Oriente, a dividersi le aree di influenza?
E la sunnita Arabia Saudita da sempre in lotta con la sciita Iran per il petrolio e non solo?
Gli Stati Uniti e l’ Europa manterranno ancora un ruolo di mediazione e di controllo?
Questi e tanti altri sono gli interrogativi che l’insorgere improvviso e la progressiva stabilizzazione del Califfato ci stanno ponendo.
E gli interessi italiani? Energia, fondi sovrani, costruzioni, partecipazioni, trasporti, formazione.